Il territorio interessato dalla ZLS comprende quattro porti – Livorno, Piombino, Portoferraio e Carrara, due interporti – l’Interporto Vespucci di Guasticce (LI) e l’Interporto Toscana centrale di Prato – insieme al sistema aeroportuale di Pisa.
Possono accedere al credito d’imposta:
- tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nelle Zone Logistiche Semplificate, in relazione agli investimenti in beni strumentali indicati all’art. 3 del Decreto 30 agosto 2024, che ha definito le modalità di accesso al contributo;
- l’ambito territoriale ammesso al beneficio è circoscritto alle “zone 107.3.c”- c.d. zone in deroga – della Zona logistica semplificata, cioè limitatamente alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma dell’art. 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, così come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. Il comune di Piombino rientra tra le aree in deroga.
L’agevolazione, come chiarito dall'Agenzia delle Entrate, non si applica alle imprese che operano nei settori dell'industria siderurgica (codici ATECO 24.1), carbonifera (codici ATECO 05.1) e della lignite (codici ATECO 05.2), dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture (codici ATECO 49, 50, ad esclusione dei codici 501000 e 503000, e 51), della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche (codici ATECO 35.11, 35.12 e 35.13), della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo (codici ATECO 64, 65 e 66).
L'agevolazione, inoltre, non si applica alle imprese in stato di liquidazione o di scioglimento, a quelle in difficoltà come definite dall’art. 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014, nonché ai soggetti che operano nel settore primario della produzione agricola, della pesca e acquacoltura.
Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, e cioè:
a) la realizzazione di un nuovo stabilimento;
b) l’ampliamento di uno stabilimento già esistente;
c) la diversificazione della produzione;
d) il cambiamento fondamentale/la trasformazione radicale del processo produttivo complessivo;
e) l’acquisizione degli attivi di uno stabilimento che sarebbe stato chiuso.
Le spese devono essere relative all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZLS, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.
Il costo complessivo dei beni agevolati va da 200.000,00 euro a 100 milioni di euro, per ciascun progetto di investimento, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa beneficiaria.
Il valore dei terreni e dei fabbricati ammessi all’agevolazione non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Gli investimenti agevolabili, come previsto nella legge di conversione del Decreto Milleproroghe, devono essere effettuati dal 1 gennaio 2025 al 15 novembre 2025.
Fermo restando il limite complessivo di spesa, il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni indicati sopra, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni al netto delle spese di manutenzione. Non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia inferiore a 200.000,00 euro.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti (adempimento richiesto anche per le imprese non obbligate alla revisione).
Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZLS per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento. L’inosservanza di tale obbligo determina la decadenza dai benefici.
Per accedere al contributo sotto forma di credito d’imposta le aziende dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate:
-
fino al 23 giugno 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute
dal 1° gennaio 2025 e di quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025;
- dal 20 novembre 2025 al 2 dicembre 2025, a pena di decadenza dall’agevolazione, l’ammontare delle spese ammissibili effettivamente sostenute dal 1° gennaio 2025 fino al 15 novembre 2025.
Per saperne di più la Regione Toscana ha organizzato un webinar aperto a tutti gli interessati per mercoledì 4 giugno dalle ore 12 alle ore 14 dal titolo “Credito d’imposta 2025 per gli investimenti realizzati nelle aree 107.3.C comprese nella Zona Logistica Semplificata della Regione Toscana (ZLS)”; per prendere visione del programma e del link per partecipare qui.
Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno - Premio Impresa per le pari opportunità - Anno 2025
La Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, con il “Premio Impresa per le pari opportunità – Anno 2025” intende valorizzare le imprese che si sono contraddistinte per la realizzazione di iniziative volte a promuovere e tutelare le pari opportunità ed a contrastare la discriminazione di genere, sia all’interno del contesto lavorativo che familiare, recependo i principi dell’uguaglianza di genere lungo tutte le fasi del percorso professionale e di vita delle lavoratrici, con l’obiettivo di diffondere una cultura aziendale inclusiva, aumentare l’occupazione femminile, garantire pari opportunità di carriera e adottare soluzioni di welfare aziendale e di conciliazione vita-lavoro.
Al premio possono partecipare le micro, piccole e medie imprese, loro cooperative e consorzi e le grandi imprese che hanno la sede legale nelle province di Grosseto e Livorno.
Saranno premiate quattro imprese che abbiano avviato progetti e/o iniziative rientranti in almeno uno dei seguenti ambiti:
- cultura: favorire la cultura della parità di genere;
- governance: adozione di processi per identificare, approfondire e gestire ogni forma di violenza e discriminazione;
- risorse umane: adozione di processi di gestione e sviluppo delle risorse umane a favore della parità di genere;
- opportunità di carriera: adozione di politiche e misure per favorire l’occupazione femminile e promozione di piani di sviluppo e valorizzazione delle competenze e delle carriere femminili;
- welfare aziendale e soluzioni per la conciliazione vita-lavoro: adozione di piani di welfare aziendale, attuazione di politiche flessibili di organizzazione dell’orario di lavoro e adozione di azioni e servizi di conciliazione famiglia-lavoro (es. benefit, voucher, asili nido interni).
L'iniziativa deve essere stata avviata prima della data di presentazione della domanda di partecipazione. Può trattarsi di un'iniziativa ancora in corso oppure già conclusa. Nel caso in cui sia già conclusa, la data di avvio non deve essere antecedente al 1° gennaio 2024.
Il valore di ciascun premio è di € 3.000,00 a fronte di una dotazione finanziaria a disposizione dei soggetti beneficiari che ammonta ad € 12.000,00.
Per maggiori dettagli, per prendere visione del bando e della modulistica necessaria alla presentazione della candidatura, consultare la pagina dedicata della Camera di Commercio.