Il Comune di Piombino affida il Castello alla Societą Parchi: approvato il nuovo contratto di servizio e il criterio di ripartizione dei costi

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Data:

20 Giugno 25

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Si è svolta ieri l’assemblea dei soci della Società Parchi Val di Cornia, durante la quale sono stati affrontati numerosi e rilevanti punti all’ordine del giorno.

Tra i principali, l’approvazione del nuovo contratto di servizio quinquennale, con cui gli enti soci affidano formalmente i propri beni alla Società per la gestione. Una novità particolarmente significativa riguarda il Comune di Piombino, che ha deciso di includere nel contratto uno dei suoi principali gioielli storici e architettonici: il Castello di Piombino.

«Siamo felici di aver inserito il Castello tra i beni in gestione della Società Parchi – ha dichiarato il sindaco Francesco Ferrari –. È una scelta in cui crediamo molto, perché permette di valorizzare un patrimonio fondamentale della città, restituendolo a cittadini e turisti in modo continuativo. Potremo così sistematizzare la politica culturale avviata negli ultimi anni: le mostre di arte contemporanea diventeranno un appuntamento stabile in questa splendida struttura, così come gli spettacoli musicali e teatrali nella corte pentagonale. Il grande apprezzamento dimostrato finora ci conferma che siamo sulla strada giusta».

Il nuovo Consiglio di Amministrazione sarà invece nominato il prossimo mese: in questo periodo sarà Luca Ardenghi, delegato del Comune di Piombino, a ricoprire il ruolo transitorio di amministratore unico.

«Siamo lieti di confermare Luca Ardenghi, il cui contributo in questi anni è stato prezioso – ha aggiunto il sindaco Ferrari –. In attesa della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, un sentito ringraziamento va a Mauro Tonioli, amministratore delegato uscente, e a Claudia Callegari, già componente del CdA, che hanno scelto di non proseguire il proprio incarico. A loro va la nostra gratitudine per l’impegno e la dedizione dimostrati, che hanno inciso in modo significativo sul buon andamento della Società».

Infine, l’assemblea ha approvato il nuovo criterio per la ripartizione dei costi tra i Comuni soci: da ora in poi, ciascun Comune coprirà i due terzi delle spese relative ai propri centri di costo, mentre la quota restante sarà suddivisa in base al numero di abitanti.

«Si tratta di una decisione necessaria – ha concluso il sindaco – che chiarisce finalmente i criteri di ripartizione finora affidati alla prassi. Diamo così piena attuazione a quanto stabilito nella convenzione costitutiva del 2002. L’introduzione della copertura dei due terzi delle spese da parte di ciascun Comune sui propri centri di costo garantisce equità e responsabilizza ogni amministrazione socia, mentre la quota restante, ripartita in base al numero di abitanti, assicura solidarietà tra Comuni e uniformità di trattamento.”