Archivio fotografico Acciaierie di Piombino

Archivio fotografico Acciaierie di Piombino

Archivio fotografico delle Acciaierie di Piombino

Il fondo, dal 2011 conservato all’archivio storico, raccoglie le foto scattate nell'arco del Novecento da vari fotografi per lo stabilimento siderurgico.
Comprende:

- c.a. 25.000 copie positive;
- alcune migliaia di negativi, diapositive in pellicola e lastre di vari formati;
- audiovisivi (20 videocassette e 18 videocassette BCA).

Una memoria raccontata attraverso gli scatti di: Luigi Giovannardi, allievo degli Alinari, Lando Civilini e Pulvio Lepri che hanno documentato come fotografi industriali la nascita e lo sviluppo dei due principali stabilimenti di Piombino: le Acciaierie e la Magona d’Italia.
Ci sono anche foto firmate da Renzo Chini, fotografo e intellettuale di fama nazionale, dalle quali emerge la figura di Beverly Pepper ospitata nelle officine dell’Italsider (costruiva grandi opere con i reclusi dei prodotti d’acciaio).
Fra gli scatti di fama internazionale: Gianni Berengo Gardin e Kurt Blum, fotografo e documentarista che realizzò con il pittore Eugenio Carmi il film L’uomo, il fuoco, il ferro (1960 per l’Italsider, 1° premio sezione documentaria festival di Venezia).
Il fondo fotografico è unico nel suo genere per dimensione, ambito e arco temporale; è una memoria collettiva con un patrimonio di rilevanza storica che rispecchia la storia industriale di un territorio vissuto in simbiosi profonda con le vicende della siderurgia italiana.

Le immagini raccontano l’attività siderurgica svolta con costanza e dedizione da quei lavoratori che padroneggiavano il fuoco, gli impianti, i reparti dei processi produttivi, ma anche lo sviluppo di tutta l’area industriale che, col tempo, ha occupato alcuni chilometri di costa e una superficie di oltre 5.000.000 mq.
Volti di operai specializzati, donne, tecnici e quadri, ma anche esponenti politici italiani e stranieri in visita nello stabilimento che arricchiscono il fondo di immagini individuali e collettive.
Oltre ai luoghi di lavoro, le fotografie fissano i momenti vissuti dai dipendenti e dai loro familiari nelle molteplici attività sociali promosse dall’azienda, sia nel campo culturale che in quello sportivo e ricreativo. Inoltre, una parte cospicua dell’archivio ricorda il ruolo primario che ebbe l’azienda nella costruzione di nuove strutture abitative per la città.

Le foto positive del fondo documentario sono state digitalizzate e possono essere visibili alla pagina:
http://www.internetculturale.it/it/41/collezioni/29904/