In merito alla proposta di un nuovo parco eolico nei territori di Piombino e Campiglia Marittima, la Giunta del Comune di Piombino esprime la propria ferma contrarietà.
Il progetto di impianto eolico diffuso, attualmente in fase di valutazione al Ministero dell’Ambiente, prevede la collocazione di otto aerogeneratori, con altezza pari a oltre 150 metri e diametro di oltre 170 metri, su terreni agricoli nei comuni di Piombino e Campiglia Marittima.
Al fianco della procedura di VIA, nel corso della quale il Comune ha presentato un corposo parere tecnico, con ben 43 richieste di integrazione, la Giunta ha ritenuto doveroso deliberare un atto di indirizzo politico.
La delibera di Giunta fa tra l’altro seguito ad un precedente atto di indirizzo del Consiglio comunale, votato dalla maggioranza nel 2021, che esprimeva la contrarietà all’uso di terreni agricoli per l’installazione di pale eoliche di grandi dimensioni, prediligendo invece l’uso di aree del SIN.
La più grave preoccupazione è infatti la collocazione del parco eolico in un’area agricola e turistica anziché in una delle molte ad uso industriale e soggette a futura bonifica esistenti nel territorio di Piombino.
“L’area di cui stiamo parlando è una delle zone di maggiore pregio naturalistico, archeologico, paesaggistico della nostra regione – dichiara il sindaco Francesco Ferrari - con gioielli come Baratti, Populonia e le necropoli etrusche, e un’indubbia vocazione turistica. Il nostro futuro passa certamente dall’adozione di impianti di produzione energetica in armonia con l’ambiente, ma è tassativo che questi siano dimensionati adeguatamente al contesto ambientale e antropico nel quale devono essere collocati. L’installazione di pale eoliche alte oltre 150 metri in un’area come quella proposta è un autentico scempio paesaggistico e naturalistico, una scelta scellerata che nessun buon amministratore dovrebbe fare. Il territorio ospita già tra l’altro un altro parco eolico di imponenti dimensioni, collocato non casualmente in prossimità dei quasi 900 ettari di SIN terrestre. Piombino ha infatti centinaia di ettari compromessi da un punto di vista ambientale, in attesa di bonifiche necessarie e urgenti, che potrebbero offrire una collocazione idonea. Non possiamo quindi che esprimere la nostra contrarietà alla realizzazione di questo progetto.”
I motivi per i quali il Comune si oppone al progetto sono molteplici: il pesante impatto visivo, quello sul patrimonio archeologico e culturale, poiché uno degli otto aerogeneratori sarebbe collocato ad appena due chilometri dal parco archeologico di Baratti e Populonia, e le ripercussioni sull’habitat di grande valore naturalistico della vicina Riserva naturale Orti-Bottagone, sito di Rete Natura 2000 e sull’avifauna in generale, considerando anche la presenza di importanti rotte migratorie.