La difficile condizione in cui versa l’ospedale di Piombino è frutto di decenni di progressivo depauperamento ad opera della Regione Toscana. Questo è un dato di fatto. A noi è toccato l’arduo compito di lavorare per invertire la rotta e costringere la Regione e l’Asl a dare risposte concrete alle esigenze del territorio. Abbiamo sempre contestato la sciagurata decisione di trasformare i presidi di Piombino e Cecina in un ospedale unico, soprattutto perché, per evidente carenza di chi ha amministrato questa città, la complessiva perdita di servizi ha inciso soprattutto sulla struttura piombinese. Non solo, da quando l’ospedale unico è stato istituito, l’azienda sanitaria non ha mai redatto un regolamento che ne definisse il funzionamento e la ripartizione dei servizi. Sono anni ormai che l’Azienda, la Regione e una certa parte della politica sbandierano progetti mai realizzati: dalla riqualificazione del Pronto soccorso al reparto di Psichiatria, passando per la riapertura del punto nascita e il centro per la procreazione mediamente assistita. Adesso basta con le promesse, il territorio ha bisogno di progetti concreti. Per questo, insieme ai sindaci dei Comuni della Sds, abbiamo deciso di redigere un documento che contiene tutti gli interventi e le misure da adottare per dare finalmente gambe all’ospedale unico. Non è la soluzione ideale, non è quello che avremmo voluto per Piombino e la Val di Cornia ma, responsabilmente, dobbiamo affrontare le decisioni prese in passato per renderle funzionali alle esigenze del territorio. Il documento, in sostanza, definisce chi fa cosa, come e dove. Contiene una più equa distribuzione dei servizi tra Cecina e Piombino e un significativo potenziamento di entrambe le strutture in particolare per la cura delle emergenze e delle patologie tempo dipendenti.
Due pronto soccorso potenziati sia in termini di personale che di locali e strumentazione; due unità operative complesse di Anestesia e Rianimazione, un’unità operativa complessa di Cardiologia ed Emodinamica per Piombino; presidi di Patologia neonatale a Cecina e tutti i servizi ambulatoriali del settore materno infantile a Piombino con personale ostetrico e ginecologico h24 per le emergenze che accedono al Pronto soccorso. Abbiamo ritenuto doveroso che, prima di prendere una posizione definitiva, il documento fosse oggetto di discussione in Consiglio comunale così da consentire ai rappresentanti di tutti i cittadini di esprimersi e proporre eventuali modifiche che ci impegniamo a portare all’attenzione della Sds. Subito dopo pretenderemo che questo atto si trasformi in un impegno formale da parte dell’Asl che includa un cronoprogramma dei lavori sui singoli presidi e un impegno economico da parte della Regione Toscana. Questo è il piano che, collegialmente, abbiamo strutturato per l’ospedale unico. Ora servono risorse e impegni formali da parte di chi ha il dovere di garantirli.
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino
Carla Bezzini, assessore alla Sanità